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Con.divisione 12: la mostra collettiva al MAUL!

Il pensiero di Gramsci declinato alle nuove questioni contemporanee in una mostra collettiva organizzata da Officina dell’Arte, la giovane organizzazione che gestisce il Castello “Contemporaneo” di Mola di Bari (BA) ribattezzato così MAUL! 

Dal 3 al 6 agosto, infatti, il MAUL! – Il Castello Contemporaneo di Mola di Bari apre le sue porte al pubblico per la mostra collettiva frutto della dodicesima edizione di Con.divisione, un progetto di residenza artistica a cura di Fabio Caccuri ed organizzato da Officina dell’Arte.

Per quest’anno la residenza si è focalizzata sul concetto di Egemonia Culturale come strumento per reinventare le forme e le pratiche culturali. In particolare, esplorando il pensiero di Gramsci e declinandolo alla luce delle nuove questioni contemporanee: i flussi migratori, le politiche di genere, le nuove povertà e la fragilità dell’ecosistema; Contemporaneamente hanno sperimentato nuovi approcci per entrare in relazione con pratiche legate alla tradizione.

Di seguito, il comunicato stampa ufficiale dell’iniziativa.

CON.DIVISIONE 12

la mostra collettiva dedicata al concetto di Egemonia Culturale

al MAUL! – il Castello Contemporaneo di Mola di Bari.

Dal 3 al 6 agosto, il MAUL! – Il Castello Contemporaneo di Mola di Bari apre le sue porte al pubblico per la mostra collettiva frutto della dodicesima edizione di Con.divisione, un progetto di residenza artistica a cura di Fabio Caccuri ed organizzato da Officina dell’Arte – APS che si concentra sulla transdisciplinarità e sul mettere in relazione il patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio (Sud, Puglia, Mola di Bari) con i linguaggi del contemporaneo.

Per quest’anno la residenza si è focalizzata sul concetto di Egemonia Culturale come strumento per reinventare le forme e le pratiche culturali. Come sosteneva Gramsci, l’egemonia non è semplicemente un esercizio di coercizione, ma una forma di controllo che avviene attraverso la costruzione di consensi e la condivisione delle idee dominanti da parte delle masse. Gramsci elaborò questo concetto durante il periodo del fascismo, ritenendo fondamentale una cultura che fosse voce e pensiero delle classi subalterne e oppresse, uno strumento di riscossa e di lotta. La condivisione diventa così la forma di egemonia culturale più promettente da cui ripartire. Attraverso pratiche di rigenerazione, prendendosi cura dei territori e delle relazioni sociali, reinventando gli spazi e creando luoghi che intercettino le esigenze emergenti. Queste pratiche si autogenerano, trasformando i vuoti in spazi reinventati e diventando strumenti di cambiamento.

Attraverso pratiche culturali ibride che sfuggono alle regole del mercato e del capitalismo” – ci spiega il curatore Fabio Caccuri – “si è voluto dare spazio in questa edizione di Con.divisione ad iniziative che pongono l’accento sul bene comune e sull’impatto sociale, trasformando gli spazi del MAUL! e generando nuove relazioni e dinamiche culturali, capaci di offrire nuovi alfabeti per raccontare un mondo in transizione”.

Gli artisti e le artiste in residenza hanno concentrato la loro ricerca sulla relazione tra arte e attivismo. In particolare, esplorando il pensiero di Gramsci e declinandolo alla luce delle nuove questioni contemporanee: i flussi migratori, le politiche di genere, le nuove povertà e la fragilità dell’ecosistema; Contemporaneamente hanno sperimentato nuovi approcci per entrare in relazione con pratiche legate alla tradizione.

Ingresso libero aperto al pubblico.

Maggiori informazioni qui.